Decreto flussi: arrivano le istruzioni dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
Decreto flussi, chiarimenti dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro su documenti da acquisire e verifiche da effettuare per il nulla osta: indicazioni rivolte a professionisti e professioniste e organizzazioni datoriali che, alla luce delle novità introdotte con

Nella circolare numero 3 del 5 luglio 2022 è riportata una panoramica sui criteri da considerare per i controlli e sui documenti da acquisire per l’asseverazione delle condizioni per il rilascio del nulla osta: la capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero dei dipendenti, tipo di attività svolta dall’impresa.
Il decreto flussi rende più agevoli le procedure di verifica dei requisiti sull’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e la verifica sulla congruità del numero delle richieste, prevedendo che prima della domanda tali controlli siano effettuati da consulenti del lavoro e associazioni datoriali.
Consulenti e associazioni datoriali saranno chiamati a fare delle verifiche su capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero di dipendenti e tipo di attività. Inoltre, “ai fini di una maggior consapevolezza di giudizio”, dovranno acquisire il DURC e una serie di autocertificazioni indicate dettagliatamente nella circolare, alla quale è allegato anche un modello per l’asseverazione.
L’INL ricorda che sono esenti dalla verifica sulla capacità economica i datori di lavoro affetti di patologie o handicap che ne limita l’autosufficienza e che vogliono assumere un addetto all’assistenza. Inoltre, non sarà richiesta l’asseverazione alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale che hanno sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un apposito protocollo d’intesa con il quale si impegnano a garantire il rispetto dei requisiti richiesti.
Per le domande già proposte per l’annualità 2021 l’asseverazione sarà presentata dal datore di lavoro al momento della sottoscrizione del contratto di soggiorno.
Fonte: https://www.ispettorato.gov.it