Decreto “sblocca fondi” per tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati

È stato adottato il Decreto Interministeriale con cui vengono chiarite quali siano le spese rimborsabili e definita la procedura per ottenere i rimborsi e i permessi retribuiti dei tutori volontari, privati cittadini che a titolo

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È stato adottato il Decreto Interministeriale con cui vengono chiarite quali siano le spese rimborsabili e definita la procedura per ottenere i rimborsi e i permessi retribuiti dei tutori volontari, privati cittadini che a titolo gratuito mettono a disposizione il proprio tempo per sostenere i minori stranieri non accompagnati nel loro percorso di integrazione.

I tutori volontari sono figure introdotte in Italia nel 2017 con la Legge n. 47 (cd Legge Zampa).

I tutori volontari potranno chiedere un rimborso delle spese di viaggio sostenute per svolgere la propria funzione e anche chiedere permessi retribuiti dal lavoro fino a 60 ore annue (con un rimborso ai datori di lavoro del 50% dei costi sostenuti a tutore). Prevista anche una “equa indennità” straordinaria.

Permessi retribuiti: il decreto prevede che le richieste al datore di lavoro dovranno essere corredate dal nulla osta del Tribunale per i minorenni, che dichiara la necessità dell’intervento a favore del minore.
Spese di viaggio: il decreto prevede che le spese di viaggio sostenute dal tutore per incontrare il minore o per adempiere alla propria funzione saranno rimborsate interamente qualora si utilizzino i trasporti pubblici e con rimborso chilometrico nel caso di utilizzo dell’auto.

L’articolo 4 introduce anche il concetto di equa indennità, che può arrivare a un massimo di 900 euro e può essere richiesta dal tutore volontario in circostanze straordinarie al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa: la richiesta va inviata al Tribunale per i minorenni competente, con una relazione che la motivi.

Tale richiesta non può essere avanzata quando la tutela sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore. Il Tribunale decide in camera di consiglio l’accoglimento o meno della richiesta di equa indennità.

Procedura di rimborso per i datori di lavoro

Il datore di lavoro avanzerà la richiesta di rimborso alla Prefettura del territorio in cui il tutore presta la propria attività lavorativa.

L’istanza dovrà essere presentata mediante un modello predisposto allegato al decreto, indicando le generalità del datore di lavoro, del lavoratore che ha usufruito del permesso, del minore straniero non accompagnato che ha usufruito della prestazione, l’elencazione dei permessi, nonché l’indicazione delle coordinate bancarie ed è corredata dalla seguente documentazione:

  1. Nulla osta rilasciato dal Tribunale per i minorenni al tutore volontario, attestante la necessità dell’intervento o della presentazione a favore del minore;
  2. Documentazione attestante la fruizione del permesso;
  3. Documentazione comprovante l’importo della retribuzione media giornaliera percepita dal fruitore del permesso.

Procedura di rimborso per i tutori volontari

L’istanza di rimborso per le spese sostenute è presentata dal tutore volontario alla Prefettura competente per il territorio in relazione al luogo di residenza o il domicilio dell’interessato.

L’istanza è presentata mediante il modello predisposto allegato al decreto, compilato con le generalità del tutore volontario, del minore straniero non accompagnato, gli estremi del provvedimento di nomina del tutore, la finalità dell’attività svolta, l’elencazione delle spese, nonché l’indicazione delle coordinate bancarie dell’interessato ed è corredata dalla seguente documentazione:

  1. Attestazione rilasciata dal tribunale per i minorenni dell’inerenza delle spese sostenute all’attività connessa alla tutela del minore;
  2. Dichiarazione del responsabile del centro presso cui il minore straniero non accompagnato è accolto di non aver sostenuto le spese per le quali il tutore volontario richiede il rimborso.

Procedura per l’erogazione dell’equa indennità

L’istanza per l’assegnazione dell’equa indennità è presentata dal tutore volontario alla Prefettura competente per territorio in relazione al luogo di residenza o di domicilio dell’interessato.

L’istanza è presentata mediante il modello predisposto allegato al decreto, compilato con le generalità del tutore volontario e del minore straniero non accompagnato, gli estremi del provvedimento di nomina del tutore, nonché l’indicazione delle coordinate bancarie dell’interessato, corredata dal provvedimento con il quale il tribunale per i minorenni assegna l’equa indennità.

DECRETO 8 agosto 2022 

Modello per rimborso

 

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